Estorsione mafiosa ai danni di un allevatore: in carcere un 54enne

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I carabinieri della Compagnia di Santo Stefano di Camastra hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un uomo di 54 anni, residente a Tortorici, emessa dal Gip del Tribunale di Messina su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. L’indagato era già stato condannato in via definitiva per associazione di tipo mafioso nell’ambito dell’operazione “Mare Nostrum”.

Il provvedimento cautelare riguarda un episodio di estorsione aggravata dal metodo e dalla finalità mafiosi, ai danni di un allevatore di Castell’Umberto, nel Messinese. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l’uomo avrebbe costretto la vittima, mediante minacce e intimidazioni, a versare la somma di 1.000 euro per ottenere la restituzione di alcuni capi di bestiame che gli erano stati sottratti in precedenza.

Le indagini, coordinate dalla Dda di Messina e condotte dai militari dell’Arma, hanno consentito di delineare — allo stato degli atti — un quadro indiziario ritenuto di particolare gravità. Le modalità dell’azione estorsiva avrebbero infatti ingenerato nella vittima una condizione di soggezione e omertà, anche in considerazione della nota appartenenza dell’indagato al sodalizio mafioso operante nel territorio di Tortorici.

L’attività investigativa ha preso avvio nel giugno scorso, quando i carabinieri della Stazione di Cesarò hanno appreso del ritrovamento dei bovini in un’area rurale molto distante dal luogo in cui ne era stato denunciato lo smarrimento. La notevole distanza tra i due Comuni, separati da un territorio particolarmente impervio, ha escluso l’ipotesi di un allontanamento autonomo degli animali, inducendo i militari ad approfondire la vicenda.

Attraverso la ricostruzione dei movimenti e delle circostanze, gli investigatori sono riusciti a risalire alle condotte illecite contestate, fino all’emissione del provvedimento restrittivo. L’inchiesta riporta l’attenzione sul persistente controllo mafioso del territorio e sulle pressioni esercitate ai danni delle attività agricole nell’area dei Nebrodi.

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